Il motivo legato all’impossibilità dell’abolizione è più che lecito, ma per comprenderlo appieno è necessario godere di una visione d’insieme delle imposte in questione. Il bollo auto è la tassa di proprietà di un mezzo (non più la vecchia “tassa di circolazione”), ogni proprietario la deve versare annualmente alla propria Regione, la cifra varia in relazione alla potenza dello stesso, ma vi possiamo garantire che genera un guadagno per lo Stato di addirittura 6 miliardi di euro annui.
Il canone Rai è invece la tassa di proprietà di un televisore
, sfruttata per finanziare la TV di Stato, ha un costo fisso di 100 euro (da pagare a rate con l’addebito diretto nelle bollette dell’energia elettrica), tutti la dobbiamo versare, a meno che non siamo over 75 o abbiamo dichiarato un reddito annuo inferiore ai 7000 euro circa. Il gettito fiscale garantito allo Stato equivale comunque a 1,5 miliardi di euro.
Il 2019 è stato un anno molto difficile per le casse statali, il debito pubblico sta raggiungendo le stelle, il rischio di incorrere in multe dall’Unione Europea o di dover ricorrere all’aumento dell’IVA è molto elevato. Questo ci permette di capire che i 7,5 miliardi di euro garantiti annualmente dalle suddette tasse sono fondamentali per l’Italia, proprio per evitare situazioni ancora più spiacevoli.