Renault e Ford rappresentano, a testa alta, due delle aziende automobilistiche più longeve e rinomate al mondo. Le vetture da loro prodotte popolano le strade di ogni metropoli e città grazie a particolari design e scelte che riescono ad accontentare sia i guidatori più discreti che quelli pretenziosi. Sebbene le due aziende godano di rinomata eccellenza, però, gli ultimi mesi non sono stati così rosei soprattutto a seguito di due scandali che hanno coinvolto prima una società e poi l’altra. Ad avere la peggio, dobbiamo segnalare, non sono state solo le case produttrici ma bensì anche i proprietari di alcune vetture: seguono i dettagli.
Le vetture di Renault e Ford vengono coinvolte in dei difetti di fabbrica: ecco cosa è successo
In grado di coinvolgere più di mezzo milione di vetture, le inchieste che hanno visto la loro epopea negli ultimi mesi sono due. Esaminandone una alla volta è possibile scoprire che la prima è nata con l’aiuto della testata giornalistica francese QueChoisir, attraverso la quale è stato possibile individuare la problematiche riguardanti la auto Renault. L’azienda automobilistica francese è finita nell’occhio delle indagini dopo che il suo motore 1.2 a benzina risultava consumare troppo olio, problema da non sottovalutare in alcuna auto visto che potrebbe portare alla rottura delle componenti meccaniche. I modelli d’auto che montano questo motore sono numerosi e come si può aspettare, anche i possessori coinvolti sono risultati essere migliaia. Tra questi citiamo chiunque possegga una: Captur; Clio 4; Kadjar; Kangoo 2; Mégane 3; Scénic 3; Grand Scénic 3; Duster (Dacia); Dokker (Dacia); Lodgy (Dacia); Citan (Mercedes); Juke (Nissan); Qashqai 2 (Nissan); Pulsar (Nissan).
Renault, nonostante le lamentele diffuse, non ha provveduto a risolvere i problemi sopracitati affermando gli stessi sarebbero dati dall’usura del motore e non da un difetto di fabbrica.
Per quanto riguarda Ford, invece, la situazione non è analoga poiché è stata proprio l’azienda e attirare alcuni suoi modelli di vettura. Il motivo dietro questa scelta risiederebbe in un problema alla batteria, il quale se sottovalutato potrebbe dare vita ad un cortocircuito e mettere in pericolo i guidatori ed i passeggeri. Le auto interessate sono state: Ford Mondeo; S-Max; Galaxy