Il servizio di polizia metropolitana di Londra ha iniziato a utilizzare la tecnologia di riconoscimento facciale dal vivo (LFR). Nelle aree chiave della città, le telecamere segnalate scansioneranno i volti delle persone che passano, avvisando gli ufficiali di potenziali incontri con criminali ricercati. Secondo il Met, “ciò contribuirà a combattere i reati gravi, tra cui la violenza grave, il crimine con armi da fuoco e coltello, lo sfruttamento sessuale dei minori e contribuirà a proteggere i vulnerabili“.
In un tweet , il Met ha assicurato al pubblico che tutte le immagini ottenute che non attivano un potenziale avviso vengono eliminate immediatamente. Spetta agli agenti decidere se fermare qualcuno in base a un avviso o meno. La tecnologia funziona da un sistema autonomo e non è collegata ad altre piattaforme di imaging, come CCTV o bodycam.
Il sistema di riconoscimento facciale ha sorto però alcuni dubbi nonostante la sua possibile efficacia
Il Met non ha dubbi che la tencologia può essere usata solo per fare del bene. Tuttavia, alcuni critici hanno giudicato l’LFR come inefficace e in alcuni casi illegale. Nell’aprile 2019, ad esempio, un rapporto dell’Università dell’Essex ha rilevato che la tecnologia LFR del Met ha un tasso di inesattezza dell’81 percento. L’anno precedente, la tecnologia utilizzata dalla polizia nel Galles del Sud aveva erroneamente identificato 2.300 persone innocenti come potenziali criminali.
Proprio la scorsa settimana la Commissione europea ha rivelato che sta prendendo in considerazione un divieto sull’uso dell’LFR nelle aree pubbliche per un massimo di cinque anni, mentre i regolatori scoprono come prevenire l’abuso della tecnologia. Nel frattempo, il gruppo di campagne sulla privacy Big Brother Watch – supportato da più di 18 politici britannici e 25 gruppi di campagne supplementari – ha chiesto di interrompere l’adozione, citando preoccupazioni sull’attuazione senza un adeguato controllo.