Una volta erano strumenti da veri agenti segreti o in dotazione unicamente alle forze armate, ma per chi non conoscesse i Jammer telefonici gli basterà sapere che sono speciali dispositivi elettronici che consentono di disturbare le frequenze degli smartphone.
In vendita su internet o in negozi specializzati, i jammer possono inibire l’uso delle frequenze GSM, wifi, 3g, 4G e GPS che normalmente utilizziamo con i vari TIM, Wind Tre e Vodafone. Il loro funzionamento consiste nell’emettere delle onde radio che predominano sulle altre e disturbano i segnali utilizzati per le chiamate telefoniche o la localizzazione satellitare.
Jammer: gli oggetti infernali per bloccare la rete 4G e gli allarmi
La differenza tra i Jammer economici e gli strumenti professionali consiste nel raggio di copertura, nella potenza del segnale di disturbo e nel numero di antenne presenti. Una volta attivato, questo strumento inizia a riempire la frequenza desiderata di segnali disturbanti con un raggio d’azione di 180 gradi.
La potenza di un jammer viene viene espressa in Watt o in decibel, mentre il numero e la tipologia di antenne influiscono sul
raggio di copertura e sulla gamma di frequenze che è in grado di disturbare. Tuttavia, proprio per la diffusione dei Jammer su internet a prezzi accessibili a tutti,
si è cercato di porre un freno a tale fenomeno con delle contromisure che, a tutti gli effetti, rilevano strumenti di disturbo delle frequenze. Vengono chiamati
Anti-Jammer e nel momento in cui rilevano nell’ambiente circostante emissioni elettromagnetiche di disturbo, trasmettono un input di allarme.