Quando sentiamo parlare della famosa casa automobilistica del cavallino rampante ci viene spontaneo pensare a propulsori sportivi ad altissime prestazioni, auto sportive e qualità eccelsa, da sempre marchio di fabbrica della Ferrari.
Infatti negli anni l’azienda di Maranello ha rivendicato il titolo di una delle migliori scuderie al mondo, grazie soprattutto ai suoi motori potenti, efficienti e prestanti.
Tutto ciò non indica però un attaccamento ai dogmi del passato che vedono i classici combustibili come unica fonte energetica per le proprie auto, infatti anche Ferrari ha pensato di mettersi al passo coi tempi e brevettare i progetti inerenti il proprio modello elettrico.
Al momento si tratta solo di disegni preliminari, però raffigurano quella che potrebbe essere la prima Ferrari a propulsione elettrica, la quale sarà altamente potente grazie a 4 motori elettrici (uno per ruota) e manterrà il classico assetto a 2 posti delle sportive.
I quattro motori saranno posizionati al centro per quanto riguarda l’anteriore e più lateralmente per il posteriore, saranno collegati in maniera diretta
alle ruote per fornire la migliore efficienza come coppia motrice e saranno completamente indipendenti meccanicamente.A fregiare il tutto ci penserà la trazione integrale.
Il CEO di Ferrari, Louis Camilleri aveva annunciato l’intenzione di Ferrari di gettarsi nel mondo dell’elettrico, a sorprendere è però lo stato del progetto, che pare essere in fase avanzata.
Di certo la casa di Maranello dovrà metterci tutta la qualità che da sempre l’ha contraddistinta, dal momento che le aziende competitor hanno già immesso nel mercato auto elettriche di ottimo livello, ecco perchè Ferrari dovrà mettercela tutta.
Non a caso nel progetto è stata menzionata anche la possibilità di inserire o un pacco batterie supplementari o un motore a combustione aggiuntivo, un piccolo plus per differenziare quella che si propone di essere la prima sportiva gran-turismo full-electric.
Su data di produzione e prezzo ovviamente Ferrari è stata ben muta, ma non sorprende, visto che da sempre la politica aziendale è stata di lavoro a testa bassa e in gran segreto.