Negli ultimi tempi i sistemi di blocco dei nostri smartphone sono stati oggetto di discussione, dal momento che le agenzie di intelligence statunitensi hanno richiesto ai colossi tecnologici l’inserimento di una backdoor a fini legali nei software di Android e iOS.
Tutto ciò è scaturito dal fatto che molto spesso gli smartphone possono contenere al loro interno informazioni preziose inerenti i malviventi (terroristi, killer ecc.) che ne erano in possesso.
Ovviamente queste prove poi avrebbero poi un rilievo non indifferente in tribunale o nella caccia all’uomo, dal momento che gioverebbero non poco nelle investigazioni.
A quanto pare però, i governi non dovranno più avanzare richieste, dal momento che stando a quanto dichiarato da Vice, le autorità avrebbero trovato il modo di superare il blocco presente negli Iphone senza il consenso di Apple.
A rivelarlo è stato il detective Rex Kiser, incaricato di condurre esami forensi digitali sotto commissione del dipartimento di polizia di Fort Worth
.Il detective afferma che prima era più semplice accedere ad un terminale Android, mentre ora la situazione è invertita.
A quanto pare Cellebrite, una delle aziende di riferimento a cui fanno affidamento le agenzie governative per accedere al contenuto degli smartphone, è in possesso di un tool in grado di bypassare la sicurezza di Iphone e quindi accedere ai dati GPS, messaggi, contatti e dati app.
Cosa che invece è risultata impossibile effettuare su altri smartphone dotati di sistema operativo Android, i quali, sottoposti allo stesso test con lo stesso tool, hanno restituito dati incompleti o addirittura nulli.
Da questo emerge che i dispositivi Android più recenti siano più efficienti nel resistere ad attacchi esterni e quindi nel proteggere i tuoi dati a differenza dei dispositivi basati su iOS, come appunto Iphone.