Il telefono portatile era semplicemente un mezzo per chiamare e tutt’al più inviare qualche breve messaggino di testo. Non c’erano sticker, non c’erano app e certamente non eravamo in presenza di moderni display touchscreen. Tutto era più semplice.
Ai giorni nostri l’interazione multi-tasking ed i dispositivi all-in-one regnano da padroni. Eppure esiste una cerchia di utenti che rimpiangono il passato della telefonia mobile. Farebbero di tutto per arricchire la loro collezione di telefoni. Si parla oggi dei modelli più ricercati ormai in disuso. Trovarli non è semplice ma un piccolo cassettino potrebbe nascondere una miniera d’oro per chi sceglie di vendere alcuni reperti archeologici della telefonia.
Dispositivi notevoli quelli appartenuti al passato dei telefoni mobili. Tra gli evergreen del collezionismo abbiamo alcuni pezzi rari che sicuramente non passano inosservati. Alcuni sono vecchi di anni ed altri più recenti. Il loro valore commerciale può superare quello dei device più moderni. Ecco quali sono.
Una bestia da 3 Kg da non considerarsi propriamente come dispositivo da “portare in giro”. Datato 1981 consentiva di telefonare tramite una cornetta. Oggi viene scambiato con 1.000 euro.
Lo possiamo considerare come il primo cellulare portatile della storia. Contenuto nelle dimensioni ed esteticametne apprezzato per l’epoca. Grandi pulsanti in evidenza e tiratura limitata a 30.000 unità a partire dal 1984. Soltanto 1 Kg per avere oltre 1.000 euro. Vale come ‘oro.
Non fatevi ingannare dal suo aspetto convenzionale e poco unico. Questo ridottissimo dispositivo ha il valore maggiore rispetto a tutto i suoi concorrenti presenti, passati e futuri. Con un anonimo sportellino ed un’antenna sporgente è in grado di regalare ai venditori qualcosa come 2.000 euro a pezzo. Mica male per qualche minuto di ricerca.