Contro le fake news sul Coronavirus che sta affligendo l’area di Wuhan in Cina, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha deciso di lavorare 24 ore su 24 per arginare le falsità potenzialmente dannose per l’opinione pubblica, così come le ricette di prevenzione o cura da fonti non accreditate. Attraverso la sua sede centrale a Ginevra, gli uffici regionali e i suoi partner, l’OMS ha messo in campo una vera task force.
Il fenomeno delle fake news può essere fermato soltanto verificando le singole informazioni basate soltanto sull’evidenza scientifica, operando sia sui canali social e sia sui siti web. Un’emergenza che la stessa Organizzazione ha messo in cima alle priorità da gestire al pari dell’epidemia vera.
Le news false sull’argomento fioccano ovunque cavalcando l’emergenza globale del 2019-nCoV: il virus cinese ha armato i buontemponi del web di un’arma potente per la diffusione di bufale, procurati allarmi e notizie deformate che in alcuni hanno generato delle vere psicosi tra i cittadini italiani. I danni d’immagine e nel quotidiano per le comunità cinesi nel mondo e in Italia non sono ormai più calcolabili.
Oltre l’OMS, anche le principali piattaforme social hanno deciso d’intervenire per arginare le fake news sul coronavirus, tanto che Facebook ha spiegato che “continueranno il loro lavoro di revisione dei contenuti per smentire le false notizie che si stanno diffondendo“. Stavolta le falsità saranno rimosse senza pensarci troppo, comprese quelle che presentano “teorie cospirazioniste” che potrebbero mettere in pericolo chi dovesse crederci.
Cure fai date, metodi di prevenzione senza fondamento, informazioni sanitarie senza senso, terrorismo psicologico: tutte bufale che saranno bloccate o limitate in tutti i social di proprietà di Facebook, premiando altresì i contenuti affidabili che possano fornire informazioni verificate agli utenti.
Infine, in collaborazione con l’università di Harvard e la National Tsing Hua University di Taiwan, Facebook ha deciso che sfrutterà i dati aggregati raccolti in maniera anonima per tentare una costruzione di mappe della popolazione e modelli di previsione della diffusione del virus.