A partire da questo 2020 è stato definito il piano di aggiornamento DVB TV che porterà l’alta definizione per tutto il palinsesto televisivo nel Digitale Terrestre. Cambia la qualità con la cessione delle frequenze dei 700 MHz alla rete 5G in via di sviluppo.
Entro il 2022 tutte le Regioni italiane saranno destinate ad applicare una modifica alla trasmissione ed alla visione dei canali. Il processo di rinnovamento inizia da oggi per tutte le TV ed i decoder che accedono ai canali di prova. Tramite la procedura guidata è possibile interrogare i nuovi canali per scoprire se la nostra apparecchiatura (interna o esterna alla TV) sia o meno compatibile con il nuovo segnale.
In generale, i televisori venduti a partire dal 1 Gennaio 2017 espongono il bollino tivùsat o LaTiVù e sono nativamente compatibili con il nuovo sistema di diffusione televisivo. Anche le Smart TV possono vantare la presenza del decoder DVB T2 integrato senza necessità di adottare interfacce esterne. In altri casi, invece, bisogna esaminare la situazione. E lo facciamo proprio tramite i nuovi canali di test.
In caso di esito negativo è necessario comprare decoder o TV. I casi divergono poiché con l’acquisto del singolo componente esterno andremo a spendere dai 25 ai 50 euro a seconda dei casi. Cifra di cui si potrà rientrare gratuitamente sfruttando il bonus sconto completo del Governo con lo sgravio fiscale per le famiglie con reddito ISEE basso. Nella seconda ipotesi, invece, potremmo scegliere di adottare una TV HD eliminando l’incombenza di dispositivi esterni a fronte di una spesa maggiore e non rimborsabile.