La situazione di Huawei è ancora molto incerta. Il BAN imposto dagli Stati Uniti d’America ha di fatto ha impedito alle azienda Americane di collaborare con il colosso Cinese. Ne consegue che anche Google, fornitore di servizi per gli smartphone Android, si è trovata con le mani legate.
Ecco quindi che Huawei, per continuare ad operare nel settore smartphone, è stata costretta ad utilizzare soluzioni alternative. Il brand ha dato così vita ai Huawei Mobile Services, servizi alternativi a quelli di Google per poter sfruttare tutte le potenzialità di Android.
In questo modo, Huawei ha realizzato app sostitutive di applicazioni fondamentali come Gmail, Mappe,Play Store e Chrome. I primi terminali ad essere lanciati senza le app di BigG sono stati quelli della famiglia Mate 30, mentre i prossimi saranno quelli della famiglia P40.
Nonostante questa mancanza importante, le vendite di Mate 30 Pro hanno raggiunto lo stesso cifre interessanti. Tuttavia, Huawei ha recentemente comunicato i propri piani futuri. L’azienda non ha intenzione di abbandonare Google come partner per il mondo smartphone. Il brand infatti tornerà ad utilizzare i Google Mobile Services non appena il Ban verrà cancellato.
La motivazione è legata principalmente alle abitudini d’uso degli utenti occidentali. I servizi di Google sono i più usati e sarebbe impossibile spendere risorse per duplicare applicazioni basilari come il Calendario.
La decisione spetta ora al presidente Trump e al suo Governo che potrà decidere se rimuovere totalmente il Ban o concedere una delega. In questo caso infatti, alcune aziende selezionate potrebbero continuare a collaborare con Huawei nonostante il blocco.