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PostePay: le carte prepagate di Poste Italiane sono poco sicure

Poste Italiane è una delle aziende maggiormente presa di mira dai cyber-criminali. Il suo nome, infatti, è spesso utilizzato per la diffusione di messaggi phishing che circolano soprattutto tramie email. Email che si pongono l’obiettivo di mettere a rischio la sicurezza dei clienti rubando i dati delle prepagate PostePay per poterne prelevare i risparmi.

Una nuova email phishing ai danni dei clienti PostePay è stata recentemente segnalata da BsNews.it. Ancora una volta si tratta di una comunicazione fraudolenta che può causare danni non indifferenti.

Truffe PostePay: una nuova email phishing richiede i dati sensibili!

 

In questi mesi le email phishing rivolte ai clienti di Poste Italiane hanno riportato comunicazioni molto spesso differenti tra loro. Nella maggior parte dei casi, però, il messaggio preferito dai malfattori riguardava l’improvvisa sospensione delle prepagate PostePay o la segnalazione di problemi riguardanti lo “stato dei servizi online”. Quest’ultimo è l’espediente sfruttato dalla nuova email phishing

segnalata. La comunicazione, infatti, esorta i titolari delle carte PostePay a verificare i dati che consentono di accedere al conto online per risolvere i disguidi riscontrati.

L’intento dei malfattori, anche questa volta, è quello di riuscire a convincere le vittime colpite a fornire le loro credenziali, inserendole in un sito che a prima vista appare graficamente identico a quello dell’azienda. Intimorendo gli utenti i cyber-criminali tentano di far sì che la truffa sia inconsapevolmente autorizzata dalla stessa vittima; che procedendo con l’inserimento dei dati offre loro la possibilità di riceverli e arrivare al denaro presente sulle carte.

La stessa Poste Italiane, al fine di tutelare i suoi clienti, ha più volte ribadito di non essere solita effettuare alcuna richiesta di informazioni sensibili tramite email, SMS, Social o chiamate. L’azienda, quindi, esorta tutti a diffidare ed eliminare qualunque comunicazione sospetta.

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Pubblicato da
Giorgia Leanza