Oggi vogliamo addentrarci nel mondo del phishing online, fenomeno che purtroppo, si sta espandendo sempre di più con il passare del tempo. Facebook, Yahnoo e Spotify sono i tre marchi più usati dagli hacker per gli attacchi, fate attenzione.
I marchi più diffusi sono emersi dal nuovo report “Brand Phishing” firmato da Check Point Research. Lo studio ha analizzato quali marchi vengono imitati dai pirati online per trarre in inganno gli utenti. Scopriamo maggiori dettagli.
Facebook il logo più utilizzato per phishing online
Gli hacker utilizzano marchi famosi per trarre in inganno gli utenti e convincerli a caricare le proprie credenziali sul sito fasullo. Le rilevazioni sono state effettuate nel periodo in cui gli acquisti sono più intensi di tutto il resto dell’anno, parliamo del Black Friday e del periodo natalizio. Secondo il rapporto in questione, i marchi più imitati sono quelli che compaiono più spesso negli attacchi online.
Facebook come anticipato precedentemente è in testa alla classifica con il 18% di tutti i tentativi phishing, al secondo e terzo posto troviamo rispettivamente Yahoo con il 10% e Netflix con il 5%. A seguire non mancano Paypal, Microsoft, Spotify, Apple, Google, Chase e RayBan. Quest’ultimi riportano una percentuale tra il 2 ed il 5%, che nonostante sembri bassa, comprende milioni di persone in tutto il mondo.
Con attacco di phishing s’intende quando i criminali cercano di imitare un sito web molto famoso, utilizzando un indirizzo internet simile ma non uguale, disegnando anche una pagina web che potrebbe essere quella originale per la somiglianza. Secondo il rapporto: “i cybercriminali utilizzano vettori di attacco differenti per ingannare gli utenti e spingerli a collegarsi ai siti web fake. Spesso gli attacchi avvengono partendo da una email, ma si usano anche altri sistemi. Negli ultimi due anni, comunque, l’incidenza di questo tipo di attacchi è fortemente cresciuta per via dell’uso crescente di email via cloud, che rendono più facile per i criminali camuffarsi da persone degne di fiducia“. Fate quindi attenzione.