auto elettriche

Un nuovo inquietante scenario getta ombra sul futuro delle auto elettriche, poiché il recente incendio di una Tesla Model S accaduto in Austria ha fatto il giro del mondo attraverso un video. L’occasione per mostrarlo in Italia è stato un servizio della trasmissione televisiva Report su Rai Tre, serata in cui volente o nolente porta all’attualità la questione della pericolosità delle batterie agli ioni di litio nelle auto elettriche.

In pratica questi accumulatori, per quanto tecnologicamente avanzati rispetto a nemmeno 10 anni fa, sono comunque dipendenti da materiali che se sollecitati possono esplodere avvolti dalle fiamme. Alla vista dell’incendio della Tesla schiantata sul guard rail, in molti si sono chiesti come mai i VV.FF. non sono riusciti a domare le fiamme con facilità. Una batteria al litio può dunque prendere fuoco, e non bastano tutte le rassicurazioni dei produttori in merito. In determinate condizioni limite possono innescarsi delle situazioni di pericolo.

 

Auto elettriche pericolose: la batterie esplodono e si incendiano?

Un metodo per evitare che le batterie esplodano tuttavia ci sarebbe: basta che il processo di fabbricazione non comporti l’uso d’impurità metalliche all’interno delle celle, altrimenti in condizioni particolari un cortocircuito può far aumentare la temperatura.

Ma tornando al quesito nell’altro paragrafo, perché è così difficile spegnere un incendio generatosi da una batteria al litio? In realtà siamo noi stessi a metterci i bastoni tra le ruote, perché per evitare i possibili malfunzionamenti sigilliamo il pacco celle al punto tale che l’acqua ha difficoltà a raggiungere le fiamme.

Ora le auto elettriche non sono necessariamente pericolose, tantomeno le Tesla, ma non è per questo possiamo escludere le casistiche in cui un veicolo si schianta o si ribalti. In questo caso il pacco batterie non sarebbe più al sicuro nel suo involucro sigillato e potrebbe incendiarsi.

Fonti: Omni AutoVirgilio Motori

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