Nelle scorse ore un soldato in Thailandia ha ucciso circa 12 persone in diretta sul social network Facebook. Successivamente è stato braccato dalla polizia, anche se avrebbe tenuto con sé alcuni ostaggi.

Il sospettato ha iniziato ad aprire il fuoco contro il proprio superiore e altri compagni, successivamente sarebbe fuggito all’interno di un centro commerciale aprendo il fuoco anche contro la folla. Scopriamo insieme cosa è successo.

 

Facebook: uccisione di 20 persone in diretta

Il fatto è accaduto nella città di Nakhon Ratchasima, nella Thailandia orientale, dove un soldato ha aperto il fuoco contro il suo superiore ed alcuni collegi. Dopo aver ucciso quest’ultimi l’uomo si sarebbe nascosto all’interno di un centro commerciale al quarto piano, portando con sé circa 10 persone come ostaggio. Le forze dell’ordine hanno successivamente circondato l’edificio e bloccato tutte le strade circostanti, creando un perimetro di sicurezza di due chilometri attorno all’area per impedire che l’uomo possa sfuggire.

Per cercare di convincere l’uomo, la polizia ha portato sua madre al centro commerciale. Al momento sono ignote le motivazioni del gesto. L’uomo è stato identificato come tale Jakrapanth Thomma e ha pubblicato sul proprio profilo Facebook alcune fotografie e commenti sull’assalto in corso, successivamente eliminate. Ad un certo punto ha scritto: “La morte e’ inevitabile per tutti” e pubblicato una foto di quella che sembra una sua mano, con una pistola. Poco prima che l’account venisse disattivato, ha scritto: “Dovrei rinunciare?“.

L’uomo avrebbe aperto il fuoco in vari punti della città, anche in un tempio buddista. I media hanno mostrato le immagini del soldato che esce da un’auto di fronte al centro commerciale e inizia a sparare una serie di colpi, facendo scappare la folla prima di introdursi al suo interno.

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