Nelle ultime settimane sono state davvero tantissime le aziende del settore a decidere di rinunciare al MWC 2020, per ultima troviamo proprio Nokia, senza dimenticare i colossi LG, Huawei, Amazon, TCL, Ericsson, Facebook, Cisco, Intel e tantissime altre. GSMA ha sempre sostenuto che non esistessero rischi per la salute umana e la diffusione del virus, sebbene comunque si attendessero oltre 100’000 visitatori in pochissimi giorni.
Tutto ha portato l’organizzatore a decidere di cancellare ufficialmente il MWC 2020, nonostante comunque l’impatto economico per le casse locali sia a dir poco devastante, solo il mancato introito dettato dai partecipanti porterà un buco di oltre 500 milioni di euro
. La battaglia legale, tuttavia, ha inizio, chi dovrà pagare per i guadagni mancati di hotel o realtà locali? GSMA o le aziende stesse? l’organizzatore è ovviamente assicurato, ma la polizza sembra non coprire una vera e propria epidemia come quella legata al Coronavirus.
Nonostante anche quest’oggi il Ministro della Sanità, Salvador Illa, abbia insistito pubblicamente che non sussistesse alcun “rischio per la salute pubblica per intraprendere alcuna azione, almeno in merito al MWC 2020”.
Le pressioni dalla politica sono sempre andate esattamente nella direzione opposta alla decisione finale, anche il vicepresidente del governo, Teresa Ribera, aveva chiesto di non cadere nell’allarmismo psicologico, confermando che le misure precauzionali fossero più che sufficienti per evitare la diffusione.
Tutto è stato vano, il MWC 2020 è stato ufficialmente annullato.