Il canone Rai ed il bollo auto rendono davvero tristi i consumatori italiani che avevano sperato in una loro possibile abolizione a partire dal 2020; la notizia diffusa nelle scorse settimane si è rivelata essere una vera e propria bufala, alla quale purtroppo tantissimi hanno creduto.
La motivazione che però avrebbe dovuto spingervi a non “abboccare” alla scadente idea di persone che non hanno di meglio da fare, se non “prendere in giro il prossimo”, è più che valida, sebbene comunque non sia pienamente condivisibile.
Per comprenderla appieno partiamo da lontano e cerchiamo di vedere i guadagni dello Stato Italiano con le suddette imposte. Il Canone Rai, la tassa di possesso di una apparecchiatura televisiva, garantisce un gettito fiscale di oltre 1,5 miliardi di euro (tutti la devono pagare, a meno che non siano over 75 o abbiano dichiarato un reddito inferiore ai 7000 euro circa). Il bollo auto, invece, viene interamente gestito dalle Regioni, corrisponde alla tassa di possesso di un mezzo e la cifra varia in relazione alla potenza di quest’ultimo; il gettito fiscale per lo Stato corrisponde esattamente a 6 miliardi di euro.
Bollo Auto e Canone Rai: la verità dietro l’impossibilità dell’abolizione
La verità dietro l’impossibilità dell’abolizione di bollo auto e canone Rai risiede proprio nel guadagno complessivo, pari a 7,5 miliardi di euro, garantito periodicamente allo Stato Italiano. In un periodo come il corrente, in cui ci troviamo di fronte ad un debito pubblico sempre maggiore, nonché a difficoltà economiche notevoli; per evitare multe dall’Unione Europea o il temutissimo aumento dell’IVA, l’unica soluzione passa proprio nel non rinunciare alle tasse già presenti.