L’arrivo del 5G è un evento molto atteso, benché non tutti gli utenti risultino unanimi nell’accettare entusiasticamente quest’introduzione. Sta di fatto che la connessione del futuro è ormai alle porte, ed è stata attivata anche per gli utenti privati (come è già avvenuto per le aziende e le realtà di dimensione industriale) a partire da questi primi mesi del 2020.
Basti pensare che l’asta per le frequenze 5G ha portato le società di telefonia mobile a mettere sul piatto complessivamente oltre 6,5 miliardi di euro: cifre da capogiro, se si va a valutare che le sole TIM e Vodafonehanno portato ciascuna ben 2,4 miliardi.
Stante così la situazione, appare naturale che gli ingenti investimentioperati dai gestori debbano essere in qualche modo recuperati. Da una parte si avrà un aumento dei bundle(sia quelli 4G sia quelli 5G, come abbiamo già analizzato), dall’altra si potrebbe decidere di andare a effettuare tagli importanti su alcuni servizi che ad oggi, rispetto al futuro delle connessioni mobili, potrebbero risultare obsoleti.