Alcuni mesi fa, la grandissima e famosissima azienda di produzione elettrica Tesla, aveva annunciato che Berlino sarebbe stata la sede scelta per costruire la sua nuova Gigafactory. In occasione dell’annuncio, oltretutto, la Tesla Model 3 aveva il premio Volante D’Oro, un premio assegnato dalla rivista Autobuild alle automobili che vengono lanciate sul mercato, dopo una serie di valutazioni e una giuria di 50 esperti.
La Gigafactory dovrebbe sorgere nei pressi di Berlino, in un’area boschiva di circa 300 ettari che l’azienda ha comprato a circa 41 milioni di euro per iniziare nel mese di Febbraio a costruire la sua fabbrica. Il problema è che per poterla ergere in quell’aria, la fabbrica necessita di un disboscamento di circa 92 ettari di alberi. Sembrerebbe un po’ una contraddizione per una fabbrica che si propone di mantenere forte l’eco-sostenibilità e l’impatto ambientale nel proprio lavoro. Ma veniamo ai fatti: nei mesi precedenti, un gruppo di ambientalisti aveva protestato ferocemente contro questo progetto, tuttavia, avendo raggiunto una serie di accordi, Tesla aveva potuto procedere con il disboscamento, dopo l’autorizzazione di due tribunali. Ma un terzo tribunale ne ha bloccato i lavori e l’azienda ha dovuto momentaneamente sospendere.
Elon Musk ha spiegato che la foresta in cui è previsto che sorga la fabbrica non è naturale: era stata piantata per la produzione di cartone e ne disboscheranno solo una parte. È difficile esprimere un giudizio netto sulla faccenda, se si considera che questa fabbrica, oltre a produrre mezzi che dovrebbero risultare più eco-sostenibili di quelli attuali, darebbe lavoro a circa 12.000 persone entro il 2021. La Tesla ha anche promesso che ripianterà il triplo degli alberi che disboscherà, pertanto crediamo che questo blocco sia solo temporaneo. Nuove informazioni appena possibile.