La sensibilità generale sull’argomento della eco-sostenibilità relativa ai mezzi di trasporto, è già protagonista di numerosi dibattiti da molto tempo. Tuttavia nel momento recente, l’attenzione alla faccenda è sicuramente aumentata, anche a causa del fatto che ormai ci troviamo in una situazione di emergenza tale per cui è necessario prendere delle posizioni nette, che facciano la differenza sull’impatto ambientale.
Partendo dal fatto che, purtroppo, sia benzina che diesel sono in continuo aumento di prezzo e che per molti è impossibile evitare la spesa, essendo l’automobile uno strumento indispensabile, l’idea di non essere più costretti a questa spesa quotidiana fa indubbiamente gola. Ma per fare un calcolo più profondo di vantaggi e svantaggi di questo nuovo sistema, bisogna ricorrere al Life Cycle Assestment, un metodo di calcolo che valuta, oltre ai costi di carburante e le emissioni, anche le spese di produzione del veicolo e l’inquinamento che deriva dalla mezzo, quando viene fabbricato.
Il bilancio quindi è molto relativo, poiché in assenza di km di percorrenza, i veicoli elettrici, rispetto ai diesel e a quelli a benzina, hanno un costo di produzione di emissioni maggiore, rispetto agli altri due. Ma una volta che il veicolo superi i 150.000 km, la differenza comincia a farsi notare e quindi a lungo raggio, i mezzi elettrici rimangono comunque un vantaggio eco-sostenibile rispetto ai motori a diesel e benzina che conosciamo. I mezzi elettrici sono sempre più diffusi al giorno d’oggi, e molti sono gli incentivi per coloro che acquistano un’auto elettrica. L’equilibrio è decisamente destinato a cambiare.