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Android Auto dice addio a questi dispositivi: l’annuncio di Google

Negli anni l’ecosistema Google si è ampliato enormemente, andando ad includere una serie di nuove piattaforme che potessero soddisfare le esigenze quotidiane dell’utenza, accompagnandola in qualsiasi momento della giornata.

La casa di Mountain View, fattasi conoscere grazie al browser pulito ed efficiente e al servizio di Gmail, divenuto quasi la posta elettronica per antonomasia visto il suo grado di diffusione e utilizzo, ha espanso il proprio dominio sviluppando altre piattaforme, tra cui l’ormai arcinoto Android Auto.

Nata come app per integrare le funzionalità dello smartphone con la guida, nonché come supporto alla guida, ha raggiunto lo scorso 16 dicembre la versione 4.7, in cui i programmatori hanno sostanzialmente continuato a seguire la linea tenuta nell’update 4.6. Nello specifico, l’interfaccia utente è diventata molto più pulita e fruibile rispetto al passato, andando ad incasellare le app maggiormente utilizzate nella schermata della home, consentendo l’apertura delle impostazioni soltanto ad auto ferma e migliorando la coesione con app musicali come Spotify.

In aggiunta, è presente in basso a destra un pulsante per la gestione delle notifiche, ed un altro invece permette di interagire con l’assistente vocale di Google.

D’ora in poi, però, si dovrà fare a meno dell’app su smartphone: Big G ha infatti intenzione di rimuoverla per poter rendere Android Auto uno stand alone.

Android Auto: addio all’app per smartphone, ora si gestirà tutto dal computer di bordo

I fan Android saranno però delusi dal sapere che Android Auto non sarà più disponibile sugli smartphone. Inizialmente indispensabile per il corretto avvio della versione sul computer di bordo, ora secondo Google potrebbe rappresentare una pericolosa distrazione alla guida (alla luce poi delle sanzioni quadruplicate per uso dello smartphone alla guida, appare una scelta intelligente), mentre gestire tutto dall’interfaccia auto sarebbe più sicuro.

Fortunatamente, però, le funzionalità prima incluse nell’app per smartphone verranno inglobate all’interno della Driving Mode di Google Assistant.

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Pubblicato da
Monica Palmisano