Osservando da vicino le fatture che ogni mese vengono recapitate presso le nostre abitazioni, è facile notare come la spesa maggiore sia riservata quasi esclusivamente ai cosiddetti costi fissi, ovvero quanto il gestore spende per portare l’energia presso la casa, andando difatti quasi a doppiare il costo del consumo effettivo.
Il furbetto che decide di truffare il gestore, apportando modifiche agli allacciamenti (rubando la corrente ai vicini o collegandosi anche all’illuminazione pubblica), posizionare un magnete
per rallentare il conteggio o apportare modifiche software per ottenere lo stesso risultato, deve sapere che comunque presto verrà scoperto. E’ risaputo che gli addetti del gestore della vostra zona, periodicamente controllano i contatori dei condomini o delle abitazioni uni/bifamiliari, proprio per verificare che tutto funzioni correttamente (spesso non sapete nemmeno quando vengono).
Coloro che vengono scoperti con contatori modificati sono incriminabili per un reato penale, in particolare con l’accusa di furto aggravato. Questi è punito sulla base degli articoli 624 e 625 del codice penale, addirittura prevede una pena di 6 anni di reclusione; tutto condito anche con una denuncia civile, tramite la quale il gestore può richiedere il pagamento arretrato delle bollette, attuando nel contempo un conteggio teorico.