Tra non molto gli operatori tireranno il freno a mano per il segnale 3G e parcheggeranno le antenne per ripartire alla grande con il 5G. Pare si possa immaginare proprio così la situazione. Infatti nessun provider sarà disposto a continuare a pagare per mantenere attive le vecchie antenne. Non hanno nulla da offrire in termini di velocità e portata rispetto a quella che è la nuova rete Internet.
Gli operatori telefonici TIM, Wind Tre, Vodafone ed Iliad non hanno deciso ancora nulla. Non è semplice scegliere di eliminare le connessioni lente solo perché non in linea con la Giga Network di nuova concezione. Specialmente per alcuni gestori occorre fare una valutazione accurata prima di prendere posizione. La chiusura del segnale 3G non è infatti un vantaggio universale. La situazione nel 2020 di grandi cambiamenti è ancora incerta.
3G: scelta pericolosa per la bocciatura del segnale
Chi non riesce a connettersi al 4G si affida al 3G. Si scende a patti con minore velocità ma più stabilità e sicuramente maggiore persistenza di segnale da zona a zona. Le antenne 3G, in questo caso, rispondono bene a necessità di emergenza che accorrono nel momento in cui la rete di quarta generazione fallisce. Clienti come quelli Iliad e 3 Italia traggono opportune considerazioni in merito alla scelta cui i rispettivi gestori sono chiamati in causa.
Da una parte c’è l’operatore francese che sicuramente non gode ancora di un’ottima reputazione in quanto a copertura 4G Plus. Come confermato, è un fatto che tanti utenti si affidino al 3G Iliad per navigare senza fluttuazioni di segnale e perdita di copertura.
Con 3 Italia, invece, il 4G si paga 1 euro al mese e garantisce l’alta velocità con tutti i grattacapi di una copertura non ancora omogeneamente distribuita in tutta Italia. In condizione di 4G esclusivo l’operatore potrebbe decidere liberamente di aumentare il costo le tariffe su tutta la linea di promo attive.
Non si tratta di una scelta semplice da prendere. TIM e Vodafone sembrano già orientate al cambiamento in virtù delle loro rispettive offerte 5G e della nuova sperimentazione italiana che ha dato atto di una rete davvero senza limiti.