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Ricordate Nikola Motor, la start up di Phoenix in Arizona che stava sviluppando vetture e auto-articolati a idrogeno per contrastare Tesla? Ebbene, l’azienda statunitense potrebbe cambiare il suo core business producendo delle rivoluzionarie batterie per le auto elettriche. In un comunicato stampa Nikola Motor avrebbe annunciato che i suoi accumulatori non utilizzeranno gli ioni di litio ma un altro materiale, mentre la sua densità energetica sarà doppia del normale, il peso sarà ridotto del 40% e la produzione di questa tecnologia genera un risparmio del 15%.

Dunque, calcoli alla mano sulla base d’informazioni ancora da verificare, qualsiasi mezzo a parità di ingombro e di peso raddoppierebbe la sua autonomia. La composizione chimica della batteria però sarà svelata solo il prossimo anno nel corso di un grande evento showcase organizzato da Nikola. Nel frattempo immaginiamo che se tutto sarà confermato tutto il settore della mobilità industriale, privata e pubblica sarà rivoluzionato.

 

Batterie Auto: la super invenzione all’idrogeno di Nikola Motor

Prima d’ora nessuno ha mai sviluppato una soluzione che risolva i problemi collaterali del litio, perché se è vero che esistono le tecnologie al grafene di Real Graphene, nessuna tecnologia applicata alle grandi dimensioni può far fronte all’infiammabilità, la resistenza ai cicli di ricarica o i costi di produzione delle batterie.

In occasione della commercializzazione del tir elettrico Nikola Tre in Italia, il pacco-batterie avrà una potenza di 1.000 kWh e non utilizzerebbe i tipici metalli rari contenuti nelle celle odierne. Litio, Cobalto e Nikel non saranno presenti, e l’accumulatore passerà da 500 ad almeno 2.000 cicli di carica e scarica con una vita utile di 8-10 anni. Una vettura europea con la nuova batteria potrebbe così eguagliare o superare l’autonomia delle Tesla, passando dagli attuali 450 a oltre 950 Km.

Secondo il CEO e fondatore di Nikola Motor Trevor Milton, questo risultato è stato raggiunto con un cambio totale degli elementi chimici nelle celle e non è possibile “spiegare come funziona questa tecnologia senza svelare il segreto della formula“.

C’è tuttavia molto scetticismo in merito all’annuncio di Milton, con in testa la rivista Forbes che cita uno studio del MIT sull’effettivo impatto delle batterie sul costo delle auto elettriche. Ma l’azienda si difende con il comunicato:”Nikola non ha mai promesso quello che poi non ha realizzato, e questo dovrebbe bastare per ora a tacitare chi non ci crede. La nostra ricerca ha guardato in tutt’altra direzione e non ha preso in considerazione le materie prime utilizzate oggi. Questo è il motivo per cui abbiamo ottenuto risultati dove gli altri avevano fallito“.

Entro il 2021 le nuove batterie potranno debuttare su un mezzo commerciale. Ad oggi Nikola ha partnership consolidate soprattutto nell’idrogeno con Bosch, Meritor e Norway’s Nel Hydrogen. Ma proprio l’idrogeno sembra rimanere al centro dei piani di Nikola Motor, poiché ha comunicato la realizzazione di una rete di distribuzione proprietaria di idrogeno, secondo il modello dei Supercharger Tesla.

 

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