addio 3G Il 3G rappresenta per molti una rete tampone da usare in sostituzione del 4G nelle sue varie sfaccettature. Contro il 4G Plus di Iliad o il dirompente network della Super Rete 4.5 G di Wind Tre si contrappone la stabilità di un sistema di connettività Internet ancora in uso in questo 2020.

Tutti gli operatori sono chiamati in causa per la chiusura del 3G in un momento storico – tecnologico in cui la velocità gioca un ruolo essenziale per la soddisfazione degli internauti. Con l’ormai imminente avvento della piattaforma 5G è verosimile pensare che le antenne di vecchia generazione siano ormai prossime alla loro dipartita. Il pensionamento della rete è solo questione di tempo. Scopriamo a che punto siamo.

 

Segnale 3G addio: si pensa al 5G di TIM, Wind Tre, Vodafone ed Iliad

Nel corso del 2019 la lotta per accaparrarsi le frequenze del 5G è stata accanita. Protagonisti della rivoluzione tutti i gestori di telefonia mobile nazionale che rinuncerebbero volentieri agli oneri finanziari e di manutenzione per il segnale 3G. Si tratta di una rete vecchia in cui la connessione risulta poco in linea con le aspettative per Internet Illimitato con velocità elevata e lag trascurabile. Imperfetta per l’uso nei segmento IoT, IoV, eHealth e dello streaming/gaming in alta definizione.

Con lo scopo di incentivare il cambiamento propositivo della rete i gestori stanno per mettersi al tavolino per decidere le sorti della connessione lenta attualmente in uso da molto utenti. Non è semplice scegliere cosa fare in quanto bisogna considerare alcuni aspetti fondamentali.

 

La difficile situazione della rete di terza generazione per 3 Italia ed Iliad

Mentre TIM e Vodafone sono già orientati al cambiamento complici dei network di primo livello per velocità e copertura, lo stesso non si può dire per Iliad e 3 Italia che accusano alcuni problemi di fondo.

Per 3 Italia, ad esempio, si pone in primo piano il problema della connettività esclusiva 4G LTE. Al momento, infatti, ogni offerta gode dell’alta velocità limitata nel breve periodo con pagamento di un surplus di 1 euro al mese in più sul costo delle tariffe per l’accesso al 4G. Si pensa che la dismissione della rete 3G possa causare un generale aumento dei prezzi al dettaglio per le promo passate, presenti e future.

Non va certo meglio in casa Iliad, dove la mancanza di una adeguata infrastruttura attiva capillarmente a livello nazionale causa il disagio di dover scegliere il compromesso. Molti, infatti, si affidano alle eccellenti prestazioni della rete 3G Iliad con una serie di downgrade necessari per preservare stabilità del segnale e livello di batteria.

Insomma, niente è stato ancora deciso ma il naturale trend evolutivo della rete pare ormai ben delineato. Scopriremo quale potrà essere la decisione finale da prendersi a partire da Giugno 2020, mese in cui si definirà al meglio il ruolo del 5G in Italia.

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