Il futuro, a conti fatti, sembra dipingere l’elettrico come la soluzione a tutti i nostri problemi, le nuove automobili garantiscono zero emissioni, riuscendo difatti a limitare la CO2 nell’atmosfera, a patto però che vengano apportate delle modifiche alle infrastrutture antistanti alla produzione/smaltimento delle batterie stesse. Secondo quanto scoperto, infatti, la maggior parte delle aziende che si occupa di queste azioni utilizza ancora il carbon fossile come principale mezzo di sostentamento; in parole povere, l’inquinamento generato supera di gran lunga le emissioni delle ultime motorizzazioni diesel.
Per uscire da un impasse, la soluzione potrebbe essere l’adozione di un carburante completamente differente, l’ultima idea passa proprio per le macchine ad idrogeno. Alcuni scienziati, sulla base della produzione di un automobile con tale tipo di alimentazione in Giappone, hanno lanciato una importante provocazione. Secondo gli stessi, infatti, si limiterebbero del 100% le emissioni di C02, la si potrebbe ricaricare in soli 8 minuti ed allo stesso tempo permetterebbe di viaggiare con un pieno per un tratto molto più lungo di un elettrico di ultima generazione.
La domanda che sorge spontanea riguarda prima di tutto la fattibilità di una produzione su larga scala, è davvero possibile? o si tratta della solita idea strampalata?