Nel corso di questo mese di febbraio, il team di WhatsApp ha celebrato un risultato che ha a dir poco dello straordinario. La piattaforma di messaggistica istantanea ora può contare un bacino di utenti quotidiani pari a due miliardi.
La popolarità massiccia di WhatsApp su scala globale ha reso la chat esposta anche a quelle che sono le azioni poco limpide di alcuni malintenzionati. La storia della piattaforma è caratterizzata, a tal proposito, da messaggi fasulli messi in giro appositamente da persone poco accreditate.
Nel corso di queste settimane è stata condivisa a più riprese la fake news sul possibile ritorno dei profili a pagamento. In base a quanto riferito dalle varie catene,
a breve WhatsApp potrebbe non essere più un servizio a costo zero.Ovviamente questo tipo di messaggio è del tutto lontano dalla realtà. Basta soltanto pensare che il team della chat a più riprese ha confermato come non sia previsto nell’immediato un simile e radicale cambiamento per gli utenti.
Queste catene, proprio come quelle attualmente in circolazione sul Coronavirus, devono essere considerate senza troppi dubbi dei semplici spam.
A differenza di altro occasioni, tuttavia, la circostanza di questa fake news non espone gli utenti al rischio di phishing. Non essendo corredati di alcun link, i messaggi non espongono il pubblico alla condivisione dei dati personali. L’invito alla prudenza deve comunque essere sempre alto al fine di non cadere nella rete di alcuni provocatori