Ogni smartphone in commercio emette un determinato quantitativo di radiazioni elettromagnetiche, in grado comunque di andare potenzialmente ad intaccare l’organismo umano, proprio perché ultimamente è stata dimostrata una probabile correlazione tra malattie e radiazioni asssorbite.

Tutti i modelli attualmente in commercio sul territorio europeo, sono però regolamentati da una legge pubblicata dall’UE che limita il valore SAR (ovvero il tasso di assorbimento delle radiazioni da parte del corpo umano, misurato in watt/chilogrammo) a 2W/Kg. In parole povere, se il produttore dovesse proporre un dispositivo con un valore maggiore, il modello verrà scartato e non commercializzato; ciò per spiegare che al giorno d’oggi non esistono smartphone più nocivi di altri, la lista che troverete qui sotto spiega solamente quali sono i terminali che più si avvicinano al limite imposto.

 

Radiazioni elevate per questi prodotti

Lo Xiaomi Mi A1, stando ai modelli commercializzati negli ultimi anni, è il più “pericoloso” raggiungendo 1,75W/Kg, un valore comunque inferiore (e non di poco) ai famosi 2W/Kg di cui vi parlavamo poco fa.

Al secondo posto della speciale classifica troviamo OnePlus 5T 1,68W/Kg, per passare poi su Huawei Mate 9, Xiaomi Mi Max 3, OnePlus 6T, HTC U12 Live, Honor 8, Huawei P9 Plus, Motorola Moto Z2 Play o Xiaomi Mi Mix 3 (che conclude la prima decade con il valore di 1,45W/Kg).

Scendendo nel valore SAR incrociamo comunque alcuni modelli molto noti, come Xiaomi Mi 9 con 1,389W/Kg, Google Pixel 3XL con 1,39W/Kg, Google Pixel 3 con 1,33W/Kg, Honor 9 con 1,26W/Kg o Apple iPhone 7 Plus con 1,24W/Kg.

Come specificato in precedenza, ricordiamo che chi possiede uno Xiaomi Mi A1 non è più a rischio di altri utenti.

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