Come ben sappiamo, i casi di Coronavirus in Lombardia e in altre regioni del nord d’Italia stanno spingendo alcune persone a fare scorta di generi alimentai di prima necessità e non solo.
Questo sta avvenendo nella maggior parte dei supermercati e online, sulla piattaforma di e-commerce Amazon. Il servizio Prime Now di quest’ultima è infatti andato recentemente in tilt. Scopriamo cosa è successo.
Amazon Prime Now in tilt per le troppe richieste
La corsa alla spesa per la paura del Coronavirus si è spostata dalle corsie dei supermercati, ormai vuoti, ai supermercati virtuali. Tutti i principali servizi di consegna a domicilio su Milano, come Prime Now di Amazon e il servizio Esselunga a casa della nota catena di supermercati, registrano ingenti ritardi a cause delle elevate richieste.
Al momento su Amazon, gli slot orari per la consegna della spesa effettuata sono esauriti, questo vuol dire che i corrieri non riescono più a portare la spesa a casa degli utenti che la ordinano. Infatti un avviso è stato posto sulla pagina del servizio Prime Now: “Oggi le consegne non sono disponibili. A causa della richiesta, le fasce di consegna sono temporaneamente chiuse“.
I problemi legati alle troppe richieste non riguardano solamente la spesa quotidiana, anche sul siti di e-commerce, gli ordini tradizionali, risentono gli effetti dell’emergenza e della psicosi degli utenti. Il colosso di Seattle ha infatti ammesso: “l’impennata di ordini ha spinto l’azienda ad attivarsi con i propri fornitori in via precauzionale per ottenere ulteriori quantitativi di prodotti e per mantenere la selezione per i nostri clienti”.