Il cambio generazionale porta sempre moltissima incertezza, accontentando una determinata porzione di utenti, ed ovviamente scontentandone tantissimi altri. Da un lato troviamo infatti coloro che hanno accolto a braccia aperte il 5G e sperano di avere subito l’occasione di sottoscrivere l’offerta, dall’altro invece chi crede possa essere più nocivo per la salute e ne aborrisce completamente l’utilizzo.
Al centro si sta facendo largo una piccola certezza riguardante la possibile disattivazione del 3G da parte dei principali operatori telefonici, quali sono Vodafone, Iliad, TIM e Wind/3 Italia.
Stando all’indagine commerciale portata avanti dal noto sito Tariffando, infatti, tutte le principali aziende del settore stanno concentrando i propri sforzi nella realizzazione di una completa infrastruttura per la diffusione della rete 5G sul territorio. Dal momento in cui, secondo i dati ufficiali, il 4G sembra essere diffuso su almeno il 95% della penisola, è chiaro che appare superfluo avere attivo anche il 3G.
Il dibattito resta comunque aperto, raramente è accaduto di non “avere campo” ed appoggiarsi proprio a quest’ultimo; nell’eventualità in cui dovessimo assistere alla sua disattivazione, poi saremmo costretti a navigare in 2G, ma ne vale davvero la pena? è una eventualità sicuramente rara, a cui però dobbiamo iniziare a pensare.