Si può certo parlare di scandalo per una folta schiera di veicoli appartenenti alle file dei produttori internazionali Honda, Ford, Renault e Toyota. Un gran numero di difetti di fabbricazione ha costretto milioni di italiani alla restituzione della propria auto dopo i rilevati problemi riscontrati alla nascita. Riviste e siti specializzati ammoniscono la filiera di produzione rilasciando una lista di auto a rischio da tenere sotto osservazione.
Scandalo nei motori: sotto accusa la negligenza Honda, Toyota, Ford e Renault
Per Ford e Renault se ne era già discusso. Enti specialistici avevano già provveduto a comunicare il nuovo elenco delle vetture a rischio rottura. Una successiva indagine ha poi accertato le dinamiche essenziali dei problemi.
Per la casa madre francese la cosa è decisamente importante a causa di un guasto motore. Gli esperti segnalano una perdita di olio causata da una errata produzione in serie del propulsori a partire dalle versioni 1.2 Benzina della Clio. L’elenco si estende anche ad altre realtà del mondo motori che hanno ereditato le dotazioni.
Per Ford, invece, il problema si deve ad una perdita di acido che non potendo essere segnalata da sensori difettosi potrebbe causare un incendio con conseguenze fatali sui passeggeri a bordo. L’azienda ha bloccato alcuni modelli richiamandoli in concessionaria per la necessaria manutenzione straordinaria.
Allo stesso modo si registrano problemi importanti per le concessionarie Honda e Toyota chiamate a sostituire i propri airbag per alcuni veicoli. Rispettivamente le cause del problema sono da ricondurre a guasti ai sistemi di apertura delle sacche ed interferenze elettriche. I modelli sospetti sono i seguenti:
- Toyota
Corolla commercializzate dal 2011 al 2019
Matric dal 2011 al 2013
Avalon dal 2012 al 2018. - Honda (prima del 2001)
Accord
Odyssey
EV Plus
CR-V
Civic