Short Message Service è il nome per intero dell’acronimo SMS. Si tratta del primo dei metodi di comunicazione utilizzati da cellulare ormai negli ultimi 30 anni. Non tutti però conoscono la storia della nascita degli SMS sin dall’inizio e ci piacerebbe quindi potervela raccontare.
SMS, nascita, evoluzione e fatti importanti fino ad oggi
L’SmMS nasce nel 1984 quando un ingegnere facente parte della nota azienda Nokia, Matti Makkonen, si fece venire l’idea di unire l’invio dei messaggi alla tecnologia mobile. Fu l’anno dopo che Friedhelm Hillebrand, ingegnere dello sviluppo degli SMS, riuscì infine a capire che per i messaggi potevano avere una lunghezza di 160 caratteri in totale. Quando qualche anno dopo nacquero i primi cellulari, gli utenti che ne erano in possesso, potevano solamente riceverli e non inviarli. Non a caso quando divenne possibile inviarli, i consumatori non capirono subito l’utilità di questi brevi messaggi quando era molto più automatico fare una telefonata. Da quel momento al 2012, il numero complessivo di SMS inviati dai possessori di cellulari divennero oltre i 6 miliardi.
Da quel 2012 ad oggi molte cose sono cambiate e il linguaggio degli SMS ha assunto delle caratteristiche molto peculiari come ad esempio l’abbreviazione di alcune parole o la sostituzione di una parola con un simbolo o una lettera, nonché la nascita degli emoji. Con il successo degli SMS si sviluppò anche il T9, correttore automatico presente negli smartphone. Per questo motivo oggi gli smartphone possiedono una tastiera QWERTY, e metodi di scrittura ancora più veloci quali lo Swype, che non funziona a digitazione ma a scorrimento.
Perché l’SMS è ancora importante? Molto semplice: malgrado le attuali applicazioni di chat istantanea siano molte e molto comode, nessuna di esse è in grado di inviare e ricevere messaggi in assenza di connessione internet, inoltre è presente in qualunque telefono senza bisogno di scaricare nessuna applicazione.