il 6 febbraio 2020 è una data che verrà certamente ricordata dagli studiosi interessati allo scioglimento dei ghiacci sul nostro pianeta. È stata la giornata più calda mai segnalata nella storia in Antartide. Nonostante le avvisaglie di caldo anomalo già nei mesi di novembre e gennaio, il 6 febbraio 2020 è stato scritto un preoccupante record. Le stazioni meteorologiche presenti in Antartide, in particolare i termometri presenti nella base Esperanza che si trova nella punta a settentrione della penisola antartica, hanno registrato una temperatura pari a 18,3*C. Una temperatura come abbiamo detto estremamente alta per le medie previste nella penisola antartica, a tal punto da destare molta preoccupazione negli addetti ai lavori e al monitoraggio dei nostri ghiacci.
Per capire la gravità della situazione e per avere un metodo di confronto concreto, bisogna pensare che nello stesso giorno la stessa temperatura è stata rilevata in California, nella città di Los Angeles,
esattamente 18,3*C. Questo paragone forse può rendere di più l’idea per quanto riguarda il surriscaldamento globale che sta subendo il nostro pianeta. Del resto, come si evince dal sito “Nasa Earth Observatory”, vi è stato negli ultimi mesi un diffuso scioglimento di ghiacciai in tutta la zona culminato drammaticamente nella giornata del 6 febbraio 2020. Secondo la Nasa infatti, i dati lasciano poco spazio all’immaginazione. Su Eagle Island, i millimetri di neve che si sono sciolti sono 106 solo nel periodo che va dal 6 all’11 febbraio, stiamo parlando del 20% dell’accumulo di neve dell’intera stagione. I dati e le immagini satellitari mostrate dal “Nasa Earth Observatory” dovrebbero essere prese seriamente in considerazione, non solo dagli addetti ai lavori ma da chiunque pensi che questo pianeta sia alle avvisaglie finali. Margini di recupero sono possibili a patto che si cominci immediatamente a lavorare nel rispetto e nella conservazione dei nostri patrimoni naturali.