L’operatore Tim doveva dare il via ieri 27 febbraio 2020 ad una nuova rimodulazione che avrebbe colpito alcuni utenti con tariffe a consumo. Non festeggiate, la rimodulazione annunciata lo scorso mese è solamente slittata di due giorni.
L’aumento sarà di 1.99 euro al mese e colpirà gli utenti con piano base a consumo, solamente se non ci sono offerte attive con almeno minuti e Giga. Scopriamo insieme tutti i dettagli.
Tim: la rimodulazione sulle tariffe a consumo slitta di due giorni
Come anticipato anche nel mese di gennaio 2020, quando TIM ha iniziato ad informare alcuni clienti di una nuova rimodulazione che coinvolge alcuni piani base a consumo non più in commercializzazione, la rimodulazione sarebbe dovuta partire il 27 febbraio 2020. Il costo aggiuntivo sarebbe stato di 1.99 euro in più al mese, che si sarebbe aggiunto ai costi sostenuti a consumo.
L’operatore ha specificato che questo nuovo costo viene applicato solamente in assenza di un’offerta con almeno minuti e Giga sulla propria SIM Card. Proprio come avviene con Vodafone per il piano Vodafone 25 dopo la rimodulazione di ottobre 2019. Proprio ieri l’operatore ha informato i propri utenti che l’aumento è slittato di due giorni, partirà quindi domani 29 febbraio 2020.
In questo modo cambia anche il termine per esercitare il diritto di recesso, che sarà quindi valido fino ad oggi, 28 febbraio 2020. I clienti coinvolti possono ancora decidere di non accettare le modifiche delle condizioni contrattuali appena descritte. Quest’ultimi possono recedere dal contratto o passare ad un altro operatore senza penali né costi di disattivazione, comunicandolo entro oggi all’operatore. Per esercitare il diritto di recesso il cliente può compilare il “modulo di richiesta cessazione ed autocertificazione di possesso linea” direttamente online.