Negli ultimi anni è ritornata una maggiore attenzione verso il cambiamento climatico cui il pianeta sta andando incontro, e ciò ha determinato anche una serie di riflessioni sul surriscaldamento e sull’inquinamento che lo ha prodotto.
Una parte di questo dibattito riguarda proprio la mobilità su strada, da sempre oggetto di dissertazione soprattutto per via del progressivo esaurimento delle risorse fossili che costituiscono i due carburanti maggiormente in uso: il diesel e la benzina.
Sorprendentemente, durante il 2019, è avvenuto il sorpasso delle nuove immatricolazioni nell’ambito dei veicoli a benzina rispetto a quelli alimentati a diesel. Quest’ultima tipologia haregistrato -22% sulle nuove vetture, facendo di contro guadagnare 9 punti percentuali alla vendita dei veicoli a benzina. Probabilmente questo rappresenta il risultato delle paure dei consumatori, derivanti soprattutto dallo scandalo dieselgate consumatosi qualche anno fa, ma che ancora riecheggia nella memoria dei fruitori finali.
D’altra parte, nonostante ancora con difficoltà, saranno due nuove tipologie di alimentazione a costituire il futuro della mobilità su strada. Nello specifico, si tratterà di motori elettrici e a idrogeno.
Motori del futuro: ecco la svolta green che dovremo affrontare per salvare il nostro pianeta
Abbandonare le forme di alimentazione di derivazione fossile costituisce già ora una priorità nell’ambito delle quattro ruote. Però ciò non risulta ancora possibile in maniera massiva, sia per unaindisponibilità degli utenti a spendere cifre più importanti per acquistare auto elettriche (notoriamente più costose) sia perché manca una seria programmazione per renderne capillare la diffusione.
Al tempo stesso, un altro carburante sta iniziando a venir fuori come alternativa papabile per il futuro: si tratta dell’idrogeno, utilizzato ancora in poche vetture al mondo ma che man mano verrà introdotto in quanto alternativa ancor più ecologica del motore elettrico.
Abbiamo infatti avuto modo di ragionare in altre circostanze su cosa significhi all’atto pratico lo slogan “emissioni zero” spesso associato ai motori elettrici, applicando il Life Cycle Assessment, e scoprendo che questa affermazione non è così vera se si considera l’intero percorso di vita di un’auto elettrica.
D’altronde rappresenta senza dubbio un’alternativa più green rispetto a quelle sino ad oggi impiegate, e pertanto nei prossimi anni si avvertirà l’esigenza di creare delle politiche che incentivino gli utenti a preferirle rispetto alle diesel e benzina.