Dal 2016 ad oggi l’Istituto Poligrafico della Zecca di Stato ha creato migliaia di documenti per la cosiddetta CIE. La nuova versione semplifica il riconoscimento ed introduce una soluzione compatta e multi-integrata per l’uso dei servizi pubblici e privati.
Basata sul sistema di sicurezza ICAO MRTD adeguato alle carte d’identità europee, il formato plastico offre molte funzioni integrate. Consente, per esempio, di gestire le firme contrattuali
ed operazioni come l’uso dei token per SPID L3.Il dibattito sulla security, ad ogni modo, è all’ordine del giorno per i chip elettronici soggetti a clonazione ed attacchi da parte di esperti hacker. Dati come le impronte digitali, difatti, potrebbero essere clonate in mancanza di un sistema di sicurezza forte che faccia da fronte comune per tutti i Paesi della comunità.
All’atto dell’emissione della Carta d’identità elettronica vengono comunque prese in considerazione delle contromisure per la protezione dei dati sensibili. Tali sistemi sembrano infallibili ed entro i confini definiti dall’UE. I dati non persistono su server o sistemi d’ufficio ma si trovano a bordo della stessa carta e presso la banca dati centrale che li custodisce sulla base di sistemi avanzati di crittografia ed intrusione. La sicurezza non è sicuramente un problema. Gli algoritmi sono efficaci contro le spie e sorvegliano le nostre info personali e sensibili.