Negli ultimi anni, gli importi per la fornitura di luce e gas sono cresciuti esponenzialmente, lasciando perplessi molti clienti che si sono ritrovati a pagare cifre notevoli per fruire della medesima energia di alcuni anni prima. Sono le leggi del mercato a determinare l’inflazione, eppure non tutti hanno accettato passivamente questo aumento e alcuni clienti avrebbero trovato un modo per manomettere i contatori dell’energia elettrica per poter pagare di meno.
Questo metodo sarebbe stato approntato negli scorsi 2 anni, e la scoperta della truffa sarebbe avvenuta già da diversi mesi, ma solo ora nel comune di Roma sarebbero iniziati i primi arresti a seguito di una maxi retata verificatasi durante questa estate. A finire in manette non solo i contribuenti, ma anche i commercianti che, collegandosi direttamente alle cabine dell’energia elettrica, ne usufruivano in maniera gratuita illegalmente.
A rendere possibile questa manomissione, vi erano alcuni ingegneri che sapevano come contraffare i numeri riportati dal contatore. Finiti in manette, dunque, non solo gli utenti risultati colpevoli di aver richiesto la manomissione, ma anche chi l’avrebbe direttamente operata.
Le due società più colpite sono state Enel e Acea, tra i cui dipendenti si nascondevano proprio gli operatori che consentivano l’abbassamento degli importi. Spesso infatti, come sarebbe risultato dalle indagini, erano gli stessi incaricati delle due società a ricevere dai clienti vere e proprie tangenti per poter attuare questa modifica nella lettura del contatore, riuscendo ad interromperne la ricezione dei dati per un determinato periodo di tempo o manomettendolo sin dalla sua installazione.
Se pertanto doveste trovare traccia di manomissione al contatore dell’energia elettrica o del gas (placche di metallo, punzonatrici o altri mezzi per riuscire nello scopo) non esitate a contattare le Forze dell’Ordine.