Negli ultimi anni, si è affermata negli utenti la sensazione di essere controllati in qualsiasi modo e in qualsiasi momento. Che si tratti di monitorare i dati, le preferenze o l’utilizzo di app e impostazioni, sembra sempre più che tutto ciò che forniamo in termini di informazioni sul nostro conto (anche le più banali quali possono essere l’ascolto di un gruppo musicale piuttosto che un altro, o la scelta di un’appartenenza politica) venga utilizzato per la profilazione del pubblico, talvolta neppure anonima.
Questo ha indotto gli utenti ad avvertire sempre più l’impressione che qualunque azione, anche la più quotidiana e insignificante, possa essere sfruttata per scopi più alti e complessi. In un momento della storia così delicato, dunque, in cui la percezione del limite oltre il quale si può parlare di violazione della privacy è sempre più ridotta, diventa quasi necessario per gli utenti premunirsi nei confronti di questa eventualità.
Ad esempio, pensando all’acquisto di un dispositivo anti intercettazione.
Se si teme di essere controllati in qualche modo dai propri genitori, dal proprio compagno o da terzi per motivi a noi non noti, si potrebbe pensare di proteggere tali conversazioni acquistando devices appositi per questo scopo.
Esistono infatti dei cellulari criptati che consentono di tenere al sicuro le conversazioni telefoniche private. Questi telefoni sfruttano gli algoritmi AES256 – Two Fish 256 e permettono la comunicazione “privata” tra due dispositivi criptati appartenenti allo stesso nucleo. I dispositivi infatti vengono comprati “accoppiati” proprio perché la comunicazione criptata avviene esclusivamente entro questi due telefoni.
Possono anche essere utilizzati per effettuare chiamate all’esterno di questo binomio: in tal caso, però, non vi è certezza in merito alla sicurezza della comunicazione.