Sembra che TIM voglia sbaragliare la concorrenza di Vodafone e Wind 3 utilizzando una tecnologia laser per raggiungere la piena copertura del 5G sul territorio. L’operatore ha infatti sperimentato nella “sua Torino” un sistema creato dalla società Free Space Optics che permette di scambiare una mole enorme di dati tramite laser e onde millimetriche. Se tale venisse implementata con successo in Italia, TIM avrebbe guadagnato un altro primato europeo.
Ma come funziona la “fibra laser”? In pratica due sedi TIM a una distanza di circa 2 km vengono collegate tramite laser con la connessione portante sorretta da una rete a onde millimetriche. Secondo quanto dichiarato dall’azienda si sono registrati picchi di velocità di oltre 20 Gigabit al secondo. Una prestazione strabiliante.
Nelle zone che rimarranno difficili da coprire con il 5G standard, TIM vuole quindi sostituire la fibra con il laser per sorreggere la rete mobile
. Ad oggi, vista la conformazione del territorio italiano, è quasi impossibile portare la connettività a larga banda in alcuni comuni isolati. Con la tecnologia sviluppata da Free Space Optics, l’operatore vuole raggiungere il 100%.Usando il laser, la trasmissione sarà su frequenze elevate e risulterà una tecnologia difficile da intercettare per gli hacker e non sviluppa inquinamento elettromagnetico. Se la sperimentazione di TIM avrà successo è molto probabile che la distribuzione della rete 5G dell’operatore sarà migliore di tutti proprio per questo carattere di ibridazione tra onde MIMO e il laser.
Ora se TIM sarà ibrida, laddove nei posti dove è difficile arrivare farà ricorso a ponti radio o al laser, viene da chiedersi come mai la tecnologia di Free Space Optics non sia utilizzata su scala mondiale. Purtroppo il solo laser non è uno strumento perfetto, poiché è sensibile alle condizioni atmosferiche al contrario delle onde radio.