dvb t2 Il nuovo standard per il digitale terrestre, chiamato con l’acronimo DVB T2, potrebbe indurre gli utenti a cambiare televisore o acquistare un decoder da collegare al vecchio modello di cui sono effettivamente in possesso. Scopriamo in cosa consiste, ma sopratutto capiamo se dovrete cambiarlo.

A partire dal 2022 in tutta Italia si passerà ufficialmente al digitale terrestre 2.0, o meglio definito DVB T2, questo sta a significare che i vecchi dispositivi/decoder non compatibili con lo standard di ultima generazione diventeranno inutilizzabili. L’upgrade è stato reso necessario, prima di tutto per progredire con l’avanzamento tecnologico, ma anche per fare spazio sulle frequenze utilizzate oggi dalle emittenti televisive agli operatori telefonici per il 5G.

Prima di gettarvi nel panico, è importante sapere che in linea di massima tutte le televisioni di 4/5 anni fa sono perfettamente compatibili con il DVB T2 (se ne acquistate una nuova non avete alcun dubbio), ma se volete effettuare un rapido test, prima di tutto effettuate la risintonizzazione dei canali (per sicurezza). A questo punto posizionatevi sul 100 o sul 200, se vedrete un messaggio di errore o la schermata completamente nera, allora dovrete cambiare televisore, in caso contrario vedrete qualcosa in riproduzione.

 

DVB T2: il bonus di 50 euro

Lo Stato Italiano, per agevolare le famiglie costrette ad acquistare un televisore o un decoder esterno, ha messo a disposizione un bonus fino a 50 euro. Per richiederlo sarà necessario scaricare l’autocertificazione dal sito ufficiale, ma sopratutto non avere un ISEE del nucleo famigliare superiore ai 20’000 euro; se rispetterete i requisiti, allora vi basterà recarvi in un punto vendita e verrà scalato direttamente dallo scontrino finale.

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