Quello che ormai si può considerare una soap opera, se non fosse che le parti in causa sono una delle due superpotenza economiche e una delle compagnie più grosse al mondo, è stata rinnovata per un altro paio di mesi. Gli Huawei hanno vinto ancora ottenendo la possibilità di commerciare con le società statunitensi fino al prossimo 15 maggio. Un’altra licenza temporanea.
Il Dipartimento del Commercio, insieme alla dichiarazione relativa a tale licenza, ha emesso anche una richiesta particolare. Ha chiesto un contributo da parte delle società americane nel momento in cui le licenze non verranno più estese. I fondi verranno usati per i contraccolpi che subiranno nel momento in cui non si potrà più commerciare con le aziende cinesi inserite nella lista delle entità.
Sicuramente il produttore cinese gioverà di questo prolungamento, soprattutto in questo periodo in cui l’epidemia ha messo in ginocchio parte della produzione industriale. Detto tutto ciò, risulta ovvio che sono gli Stati Uniti che non possono fare proprio a meno della controparte cinese. L’azione di inserire Huawei nella lista sembra sempre essere stata più un’azione impulsiva e non calcolata. Tutte le licenze finora rilasciate sono un tentativo di mettere delle pezze.
Huawei ha già dimostrato di poter rinunciare alle società statunitense, perlomeno sulle parti hardware. Dal punto di vista dei software invece, la società è più complicata, ma in generale, l’ago delle bilancia punta verso il produttore cinese. Molte società americane, e molte città dell’entroterra degli Stati Uniti, dipendendo dall’apparecchiatura di rete di Huawei.