Ancora lontani da una possibile soluzione all’emergenza Coronavirus, il Governo Conte comincia a fare le prime valutazioni dei danni all’intero tessuto economico-sociale. Gli effetti diretti della quarantena totale colpiscono il commercio e le grande aziende, mentre sanità, trasporti e turismo sono praticamente in ginocchio. Per questo si vocifera ci sarò uno stop alle tasse.
Secondo quanto filtra dall’UE, Bruxelles avrebbe dato carta bianca al premier Conte nell’adottare le misure economiche che ritengono più opportune per fronteggiare la crisi. Tale risposta dai vertici di Bruxelles è la risoluzione della richiesta italiana di andare oltre i limiti imposti sul deficit di bilancio previsti dalla Manovra 2020 approvata due mesi fa.
Le Tasse temono il Virus tra sospensioni e patrimoniali
La Commissione Europea teme comunque che l’Italia non rispetti le promesse dell’ultima manovra, ma il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha risposto che:“aumentare il carico fiscale per coprire il costo del pacchetto di emergenza in questa fase potrebbe aggravare i rischi al ribasso per l’economia italiana“.
Tuttavia, sebbene sia al varo la possibilità di sospendere la tasse ordinarie ai cittadini, ci sono delle scadenze finanziarie che l’Italia deve onorare per rientrare nei parametri UE.
La Commissione europea vuole infatti che l’Italia sposti progressivamente la tassazione dal lavoro ai consumi: una manovra lacrime e sangue per i contribuenti che però consentirà di alleggerire la prossima Legge di Bilancio di 20 miliardi di euro. Ma la crisi e il blocco dei consumi di questi giorni sta rimandando tutti i buoni propositi in merito, tanto che si vocifera che il premier Conte vaglierà una possibile “virus tax” o una speciale patrimoniale con prelievo forzoso sui conti correnti per sostenere i costi dell’emergenza.