Davanti alla minaccia di diffusione del Coronavirus e alla richiesta di non frequentare luoghi affollati come supermercati, centri commerciali e negozi, il tessuto economico italiano è praticamente in ginocchio. In particolare, dopo l’annullamento delle più importanti manifestazioni di tecnologia mondiali, il settore hi-tech è in crisi d’idee e denaro.
Uno studio di GFK in merito racconta di un andamento del mercato tecnologico in flessione nel periodo preso a riferimento tra il 4 febbraio e il primo marzo. Ma se i dati non mentono sulla crisi, allo stesso tempo ci dicono che ci sono margini di miglioramento nonostante il virus grazie al mondo digitale.
Nel report comunicato a mezzo stampa si evince però che il valore del mercato della tecnologia ha subito una flessione di appena -1,9% nel periodo scelto dagli esperti di GFK Italy, segno che gli italiani si sono attrezzati per affrontare la nuova situazione anche online.
I merito al confronto con lo stesso periodo del 2019
, il comunicato recita:“Analizzando l’andamento dei prodotti Tech più importanti per fatturato, rispetto allo scorso anno emergono diverse positività: i Televisori registrano un +7,5% a valore rispetto alla stessa settimana del 2019, gli Smartphone un +13,3%, i PC Portatili un +5,8% e le Lavatrici un +4,7%. Da segnalare la crescita esponenziale del comparto dell’Air Treatment (+122,7%) trainato dal boom delle vendite di prodotti per l’Air Cleaning, vale a dire dei dispositivi che purificano l’aria di casa eliminano batteri, particelle inquinanti e altre micro-sostanze tossiche. Altri prodotti mostrano invece trend negativi come gli Shavers (-3.7%) e i Media Tablet (-1,1%).”
Gli Italiani cambiano dunque abitudini e consumi perché le persone passano più tempo in casa rispetto al passato, e in questo contesto l’e-commerce diventa uno strumento importante per affrontare le difficoltà del momento. Tra le categorie merceologiche più vendute online, oltre all’alimentare sono aumentati più del solito prodotti per l’igiene e la cura della persona (+9%), Elettronica (+5%) e Abbigliamento (+2%).