L’emergenza Coronavirus, da ieri ufficialmente dichiarata dall’OMS “pandemia”, sta iniziando a mostrare i suoi effetti sui mercati globali, in particolare su quello del petrolio.
Il prezzo del greggio, nel giro di un mese, è crollato del 30%: era dal 1991 che non si registravano simili dati sui mercati globali, e questo risultato non è soltanto il prodotto delle misure stringenti adottate in Cina e in Italia. A concorrere nel raggiungimento di questo risultato ci sono anche altri fattori, come le tensioni USA-Iran che hanno raggiunto il picco ad inizio anno e il crollo delle borse per le principali potenze economiche del pianeta.
Eppure, questa situazione potrebbe andare a conferire notevole vantaggio ai consumatori, che nelle prossime settimane potrebbero assistere al sensibile calo dei prezzi per benzina e diesel, per i trasporti e perfino nelle bollette.
Coronavirus: gli effetti sulle vite dei consumatori potrebbero arrivare già dalla prossima settimana
La situazione surreale cui stiamo prendendo parte in questi giorni, per il bene del nostro Paese, potrebbe dunque avere dei risvolti positivi per gli utenti. D’altronde, è giusto specificare che si tratta di ipotesi, dal momento che già in altre circostanze si era assistito ad un crollo del prezzo del greggio, senza che però variasse di molto il range di prezzi entro cui i mercati petrolio-dipendenti si muovono.
Partendo dalla benzina e dal diesel, appare chiaro che davanti ad un trend così negativo nell’utilizzo dei trasporti possa seguire anche solo un minimo calo dei prezzi, secondo la legge della domanda e dell’offerta. Ad oggi, quest’ipotesi non trova ancora riscontro, con prezzi che variano – secondo quanto riportato da QuiFinanza, “i prezzi della benzina Eni variano da 1,013 a 1,199 euro al litro, quelli di Q8 stanno a 1,013 euro al litro, IP 1,013 euro al litro e TotalErg 1,013 euro al litro”. Passando al diesel, ci si muove “dai 0,895 euro al litro di IP passando per 1,068 euro al litro di Esso, dagli 0,085 euro al litro di TotalErg ai 0,895-1,159 euro di Eni”.
Al contempo, si potrebbero registrare dei ribassi nei costi dei trasporti, soprattutto quelli aerei ma anche i mezzi su strada. A questi potrebbero aggiungersi sensibili benefici all’economia italiana, come dichiarato dal Codacons: il risultato potrebbe consistere in un aumento dei redditi reali delle famiglie (anche attraverso un calo nella tassazione dei consumi) e dei profitti delle imprese.