Alcuni accorgimenti da prendere in virtù del fatto che il nuovo virus cinese ha preso il sopravvento in Italia, ora secondo Paese per numero di infetti. La prevenzione non è mai troppa in un momento così delicato della storia. Il fatto di trovarsi in stato di isolamento non ci rende completamente a prova di batteri. Tali microcomponenti prosperano a contatto con le superfici diventando un ricettacolo di pericolose infezioni. Gli smartphone – ormai entrati di diritto nella nostra quotidianità – non fanno certo eccezione.
Allo scopo di eliminare ogni inconveniente si prendono per buone le dichiarazioni
di alcuni medici competenti che consigliano:“Gli smartphone possono essere un ricettacolo di tanti microrganismi, quindi anche del coronavirus. Meglio pulirli per bene ogni giorno“.
Una conferma che arriva direttamente da Matteo Bassetti, direttore della Clinica delle malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e presidente della Società italiana terapia anti-infettiva (Sita). Parare che si somma a quelle che sono le note di specialisti come Massimo Andreoni, ordinario di malattie infettive dell’università di Tor Vergata, a Roma. il quale ribadisce:
“se si curano pazienti con germi multi-resistenti ci sono diverse precauzioni da prendere come usare i guanti, igienizzare le mani e non usare il telefono se si sono igienizzate le mani, affinché il dispositivo possa non essere contaminato”.
La ricetta ideale per mantenere pulito lo smartphone consta di:
Inefficace l’alcool denaturato che, in quanto non disinfettante, non concorre ad eliminare i germi che risiedono nelle componenti elettroniche.