Attualmente le carte d’identità elettroniche in circolazione sono più di 7,3 milioni anche se negli ultimi mesi in tantissimi hanno riscontrato il medesimo problema per il passaggio dal cartaceo a quello nuovo. In molti non sono riusciti a passare al nuovo formato perché, dalle loro segnalazioni, non sono riusciti a prendere un appuntamento al proprio Comune con le agende online se non prima di due/tre mesi.
Gli italiani per questo nuovo formato si dividono in due parti: coloro contenti perché tale formato è molto più resistente rispetto al cartaceo
e coloro con dubbi sulla sicurezza e la privacy dei propri dati personali.Purtroppo, con la tecnologia avanzata di oggi sorgono innumerevoli dubbi ai consumatori e alcuni riguardano proprio la carta d’identità in formato elettronico e la sicurezza dei dati personali.
Per fortuna questo nuovo formato rispetta tutti i requisiti di sicurezza ICAO MRTD e, volendo, può essere utilizzato anche come Token per SPID L3 oppure come valore legale nella sottoscrizione di un contratto. Comunque sia, tutte le informazioni che i dipendenti raccolgono per il passaggio al nuovo formato sono protetti in un server locale e spediti direttamente alla banca centrale per essere protetti maggiormente.