Difendersi dalle truffe telefoniche è diventato ormai inevitabile: ogni giorno centinaia di persone vengono contattare telefonicamente per proposte inerenti a luce, gas, operatori mobili e chi più ne ha più ne metta; non sempre, però, queste proposte commerciali si configurano come veritiere, ma soprattutto non sempre le modalità adottate da chi le propone si rivelano professionali ed oneste. I call center ad aver fatto scandalo di se stessi sono ormai diversi: nel corso degli anni non sono venuti a mancare rivelazioni shock sui metodi adoperati da alcuni di essi ma soprattutto riferimenti a quella che sembra essere la truffa più ridicola di tutte, ma che in realtà fa ancora oggi molte “vittime”: la truffa del sì.
Call center: attenzione a come si risponde alle chiamate, i guai sono dietro l’angolo
Tra le più vecchie frodi telefoniche dei call center vi è quella appena anticipata: la truffa del sì. Operata in modo scandaloso da alcuni operatori, ad oggi rimanere coinvolti in attivazioni indesiderate è assolutamente troppo facile e troppo parsimonioso; nel corso degli anni, purtroppo, le vicende di molte persone obbligate a pagare per la recessione anticipata dal contratto hanno fatto molto notizia ed ora il problema potrebbe ripresentarsi.
Come funziona la truffa del sì? Per chi non fosse informato, questa frode si concreta in una manomissione del file audio che sfruttando un qualsiasi “sì” pronunciato nel corso della telefonata (effettuata in precedenza) fa apparire l’utente propenso all’attivazione di un nuovo piano. Ovviamente è un modo di operare molto subdolo, ma purtroppo il problema continua a persistere inaspettatamente: prestate, dunque, molta attenzione.