Le misure eccezionali varate dal governo per contrastare l’Epidemia causata dal Coronavirus prevedono una forte limitazione agli spostamenti personali. Il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DPCM) emanato l’8 marzo invita tutti i cittadini a restare a casa.
Gli spostamenti non sono assolutamente vietati ma sono consentiti solo per giustificati motivi di lavoro, di necessità e per motivi sanitari. Molto probabilmente queste restrizione non erano ben chiare ad abitante di Sacile in provincia di Pordenone.
Nei giorni scorsi, l’uomo ha incontrato un posto di blocco della Polizia per la verifica dell’autocertificazione necessaria per potersi spostare. Alla domanda degli agenti, ha risposto di essere diretto a Pordenone per acquistare una PlayStation 4. La console Sony, ha aggiunto, serviva per permettere ai figli di trascorrere più serenamente la “quarantena”. Immediatamente è scattata la denuncia in quanto non si tratta di un motivo valido per uscire di casa.
La situazione ha certamente del paradossale, ma in un caso eccezionale come questo è necessario rispettare le indicazioni del Governo. Nella stessa giornata sono state controllate oltre 220 persone e quasi tutte risultavano in regola. Infatti l’autocertificazione presentata riportava correttamente il motivo dello spostamento per esigenze lavorative.
Per altre sei persone non è stata una giornata positiva in quanto sono state denunciate alla Questura di Pordenone per la mancanza dei requisiti necessari per spostarsi. Questo dimostra che i controlli sul territorio sono molto serrati e che le trasgressioni saranno punte secondo la legge. Il consiglio è sempre quello di restare a casa, non uscire e non creare assembramenti per la propria e l’altrui sicurezza.