Con il Coronavirus c’è veramente poco da scherzare. Eppure i burloni del web scatenano il putiferio mediatico al grido di proliferanti fake news che infestano bacheche, chat e mailbox degli italiani preoccupati dal contagio. Dopo le truffe dal vivo con finti tamponi distribuiti a domicilio da sedicenti e solo apparenti operatori autorizzati dalla Croce Rossa Italiana la disinformazione viaggia su WhatsApp, SMS, Messenger e Facebook. Ecco le 5 frodi del momento da cui diffidare a priori.
Coronavirus: finto allarmismo di massa a causa dei social e della disinformazione organizzata
La Polizia Postale invita i cittadini del Bel Paese alla presa coscienza dei messaggi fasulli che hanno iniziato a circolare tramite la sponda del digital Life a partire da questi ultimi giorni. In settimana i casi accertati di disinformazione sono stati ben cinque.
Truffa Coronavirus della “dott.ssa Penelope Marchetti”
L’ultima delle truffe in ordine temporale. Una ipotetica email firmata dottoressa Penelope Marchetti, presunta “esperta” dell’Organizzazione mondiale della sanità in Italia, ha destato preoccupazione. Linguaggio professionale ed altamente credibile ha indotto le vittime all’apertura dell’allegato contenente presunte precauzioni da adottare per evitare il contagio del Covid-19. In realtà dentro l’allegato si nascondeva un malware appartenente alla macro-famiglia “OSTAP”, individuato dentro un archivio Javascript concepito per prelevare dati sensibili degli utenti.
Email del medico giapponese
Il file zip contenente documenti excel ha diffuso il virus RAT chiamato “Pallax“. Il click ha garantito il pieno controllo dei dispositivi in remoto con registrazione di importanti credenziali segrete ed info personali. Il tutto in maniera del tutto invisibile.
Il virus CoronaVirusSafetyMeasures.pdf
Gli inquirenti della Polizia Postale hanno scoperto un alter ego di Pallax nel documento CoronaVirusSafetyMeasures.pdf. Simile al precedente per potenzialità virulenta ha consentito agli hacker di assumere il controllo totale degli apparati informatici di tutto il mondo.
Finto messaggio della OMS
Da settimane, infine, circola in rete una email proveniente niente meno che dalla Organizzazione Mondiale della Sanità che indicherebbe: “precauzioni necessarie contro l’iniezione del Coronavirus”. Il testo recita:
“A causa del fatto che nella sua zona sono documentati casi di infezione dal Coronavirus, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha preparato un documento che comprende tutte le precauzioni necessarie contro l’infezione dal Coronavirus. Le consigliamo vivamente di leggere il documento allegato a questo messaggio”.