Gli smartphone Xiaomi sono divenuti dei best-buy in Italia, dove il cliente scopre una nuova frontiera della convenienza qualità/prezzo. Non si può negare che la compagnia cinese sia al passo con i tempi ed attenta a fornire dispositivi ben bilanciati su tutti gli aspetti.
Nonostante questo si è scatenata la polemica dopo un nuovo caso di esplosione che poteva risultare fatale. Per fortuna il cliente ne è uscito incolume ma non è la prima volta che si verificano episodi di questo tipo. Il modello di telefono coinvolto nella vicenda è il famoso Xiaomi Redmi Note 7 Pro, dispositivo di fascia economica venduto in lungo ed in largo anche nel nostro mercato.
Xiaomi Redmi Note 7 Pro prende fuoco: il nuovo caso scoppia in rete scatenando la furia degli utenti
L’uomo in possesso del suddetto dispositivo ha acquistato il componente lo scorso Dicembre 2019 approfittando degli sconti natalizi. Come da lui stesso confermato il processo di ricarica si è sempre svolto in sicurezza prevedendo l’uso degli accessori originali. Nel corso di questo ore, ad ogni modo, è stato partecipe di un fatto che ha suscitato un certo clamore mediatico.
Il telefono (con carica al 90%) ha cominciato a scaldarsi dentro la tasca dei pantaloni lungo il percorso fino a lavoro. Kumar ha estratto il dispositivo dopo aver percepito una situazione di imminente pericolo. Ha scagliato il telefono sullo zaino vicino prima che questo prendesse improvvisamente fuoco. La batteria ne è uscita danneggiata con l’uomo che per fortuna si è salvato perdendo soltanto il contenuto dello zaino che ha alimentato l’incendio divampato a partire dal telefono.
A questo punto il malcapitato ha chiesto informazioni a Xiaomi tramite un centro di assistenza vicino. Gli incaricati, inizialmente sulla difensiva, hanno fatto valere le sue argomentazioni offrendo soltanto uno sconto del 50% per l’acquisto di un nuovo smartphone. Il tutto è stato archiviato come “errore di accensione“.
L’utente ha poi contattato 91Mobiles per ricevere aiuto dai media indiani. La compagnia si è discolpata facendo passare il tutto per un errore bilaterale derivante sì da un eventuale problema al dispositivo ma anche da una condotta scorretta dell’utilizzatore. C’è da preoccuparsi?