Il governo inglese di Boris Johnson ha in mente di affrontare l’emergenza Coronavirus in maniera ben diversa dalle politiche contenitive usate nel Bel Paese. Se in Italia l’idea è quella di favorire le restrizioni per contenere la diffusione virulenta, in Inghilterra si parla di “immunità di gregge” dove ad essere isolati saranno di fatto solo gli over 70.
E’ lo stesso Sir Patrick Wallace, massimo esperto medico del governo inglese, a confermarlo. Una dichiarazione che ha suscitato innumerevoli polemiche se non altro per la crudezza del suo significato dove sembra non vi sia posto per l’umanità. In realtà il concetto di Wallace cela una strategia diversa da quella usata dal governo Conte e per certi versi efficace, se vista in termini di tempo di diffusione del virus.
Ciò che vuole provare a fare il governo britannico, prima di arrivare ad isolare la popolazione, è tentare di ridurre l’epidemia
sfruttando l’immunità di cui le persone contagiate saranno dotate una volta guarite. Questo significherà, stime alla mano, che circa l’80% della popolazione verrà infettata e che di questa i morti potrebbero arrivare ad ammontare intorno alle 318.000 vittime. Una politica che basata sul concetto di “immunità di gregge” da un lato dovrebbe garantire al Regno Unito di risolvere l’epidemia in molto meno tempo, ma dall’altro fa tremare per il numero di morti che comporterebbe.Quindi al momento nessuna chiusura coercitiva di scuole o negozi come per noi in Italia, piuttosto per queste strutture sarà prevista un’apertura alternata con l’unico scopo di decongestionare gli ospedali. Il governo Johnson è convinto di risolvere così più velocemente l’emergenza Coronavirus, perché di fatto il blocco di tutte le attività rallenta la diffusione ma non riduce il problema che potrebbe di fatto ripresentarsi in un momento successivo, mettendo letteralmente in ginocchio l’economia degli Stati.